LO YOGA fa vivere meglio

Lo Yoga è l’unica filosofia per star bene

vivere meglio allenando la mente ed il corpo

   yoga1Mai come in questa era l’uomo è stato afflitto dagli stress quotidiani e dal verbo “correre”. Ma l’uomo possiede il mezzo per far convivere in sintonia il primo aspetto, lo stress, con un secondo, il ritorno a “madre natura”: questo è Io yoga. Ma non si può accennare a questa parola senza cercare di definirla. Perché non esiste alcuna traduzione che possa farlo se non nello spirito che bisogna “ascoltare” con l’orecchio del profondo.
Yoga é, infatti, una parola universale, intraducibile, la cui radice sanscrita ”yug” si presta a diverse interpretazioni: concentrazione,
tumblr_mhnsnxxch01rlz4xxo1_12801meditazione profonda, regola, esercizio, congiunzione, preparazione, ascolto del profondo.

Yoga è una scienza avvicinabile da tutti: è al tempo stesso medicina, filosofia, psicologia, arte; il tutto applicato secondo le leggi orientali da cui proviene.

Le principali suddivisioni dello yoga sono:

1) Hatha-yoga. “Hatha” é composto da “Ha”, energia positiva e “Tha” energia negativa.

L’unione di queste due energie fa scaturire nella persona un equilibrio psico-somatico-spirituale. Dell’hatha-yoga fanno parte l’arte del mangiare, l’arte del bere, del comportamento, la ginnastica; il fine è dunque l’autodominio del proprio corpo perché esso possa liberamente obbedire alla mente. Anche la psicoterapia è una delle più antiche scienze derivanti dal pensiero yoga;

2) Raja-yoga. Detto anche “yoga reale”, che riunisce le leggi del dominio della mente e del suo dinamico sviluppo. Affinché la volontà possa1203197_Hatha-yoga-700x272_thumb_big liberamente agire;

3) karma-yoga detto anche “legge dell’azione”, mediante la legge di causa ed effetto presente in ogni filosofia indiana;

4) Ynana-yoga, detto anche “legge della Suprema conoscenza o Saggezza”, che mira a risolvere in modo razionale i problemi della vita;

5) Bhakti-yoga, detto anche “legge dell’Amore universale”.

Si è qui accennato solamente ad alcuni aspetti dello yoga. Ma ve ne sono molti altri quali ad esempio il “pranayama” cioè dominio del prana, o scienza del respiro. In Occidente non si fanno esercizi specifici della respirazione: essa è spesso boccale anziché nasale. Respirare bene vuol dire mettersi in contatto profondo con la propria mente.

C’è poi il “chitta-yoga”, che si occupa in modo particolare della mente umana connessa ai veicoli asana-card1-Ld’espressione.

Lo yoga viene inteso innanzi tutto come una Fede, una Verità; è, come si è detto prima, accessibile a tutti, ma non tutte le persone sono adatte. Un pensare calmo, un parlare tranquillo, un agire sereno sono il distintivo di colui che vuole divenire adepto dello yoga. Questa scienza è priva di spazio temporale: le sue origini sono talmente incerte che vale la pena di narrarne la leggenda.

Il dio dello yoga, Shiva, decise un giorno di svelare questa scienza alla propria amante Parvati

e Io fece in una grotta marina, giorno dopo giorno. In questa grotta isolata un pesce ascoltava tutti gli insegnamenti di Shiva ritenuto da tutte le genti il “trasformatore del male”; ed alla fine il pesce si trasformò in uomo e divenne il primo Saggio, il primo yogin.

Non si può dunque inserire Io yoga in una precisa coordinata storica, perché, secondo i seguaci di questa fede, essa s’identifica con le leggi della natura che, essendo perfette non sono mai nate e mai morte.

Forse e più facile stabilire un tempo archeologico. Nelle grotte di Addaura, vicino Palermo, sono stati scoperti graffiti di 14 mila anni fa, raffiguranti posizioni yoga. Oggi lo yoga è seguito in quasi tutti i Paesi del mondo; ad esempio in Europa sono all’avanguardia l’Italia, la Francia e la Germania. Ma anche negli Stati Uniti questa dottrina trova milioni di adepti; tant’è che da qualche anno sono nati canali televisivi dedicati esclusivamente alla pratica yoga. Non c’è dubbio che Io yoga rappresenti un tramite, tra i più profondi, di legame tra Occidente ed Oriente.

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Non poche sono le persone che ogni anno si recano nei Paesi orientali, soprattutto in India, sia per “iniziarsi” come discepoli e divenire poi maestri yoga una volta tornati nel Paese di origine; sia per compiere corsi di aggiornamento presso importanti centri, dove il culto di questa dottrina si tramanda da secoli. Comunque uno dei fini principali dello yoga, e quanto maiattuale ai tempi di oggi, é la semplificazione: infatti, uno dei problemi del mondo è la complicazione e se si riuscirà, tramite quel poco di semplicità che ancora é in noi, a modificare quel molto che esiste ancora, sia nel campo esteriore che in quello interiore, allora ci saranno tangibili cambiamenti sociali.
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La respirazione. Fondamentale nello yoga è “l’arte della respirazione”: del tutto diversa da quella normale. È una respirazione che riflette il nostro atteggiamento di comunione con l’universo. Normalmente non si è consapevoli di respirare: il respiro attraversa ogni parte del nostro corpo, ma nello yoga questo processo viene innalzato allo s tato «della coscienza», poiché possiamo assumerne il controllo ed il ritmo. Nella respirazione ordinaria l’aria viene inspirata attraverso le narici inconsapevolmente: di fatto, non ci si rende conto che l’aria attraversa le narici, l’apparato nasale ed orale, fino a raggiungere la laringe, quindi la trachea ed infine i polmoni.

Nello yoga si parla di “respirazione profonda”, che avviene in forma del tutto diversa da quella inconsapevole. Le narici rimarranno totalmente inattive durante l’inspirazione e l’espirazione e tutto apparirà più chiaro se si esaminerà l’interno della bocca davanti ad uno specchio. Abbassando la lingua si vedrà chiaramente una parete a forma di semi-cupola: questa è l’area della faringe, che bisognerà imparare ad utilizzare al posto delle narici. In ciò risiede la differenza tra la normale respirazione inconsapevole e la respirazione profonda yoga.  Il sistema più facile per apprendere questa tecnica respiratoria dovrebbe essere quello di assumere la posizione di riposo: in posizione dorsale, ad occhi chiusi, con il corpo rilassato, il mento leggermente abbassato, il respiro sarà più profondo e più ritmico.

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Posizioni. E’ molto importante nella tecnica di apprendimento dello yoga non scoraggiarsi se all’inizio, oltre all’indolenzimento dei muscoli, subentrerà un’obiettiva difficoltà nella realizzazione degli esercizi; d’altra parte non sono esercizi di ginnastica.

Qui di seguito parliamo di alcuni di questi esercizi che debbono essere sempre eseguiti su di un tappetino e soprattutto a piedi nudi. E’ il caso, ad esempio, dell’esercizio del dondolo, che e indicato per vincere la sonnolenza, ma e anche un ottimo massaggio per la spina dorsale. Oppure “I’udhitta padasana” che in sanscrito vuol dire posizione delle gambe erette; ma anche Io “yanushirshasana” che tradotto significa “testa-ginocchio”. Ma forse la posizione yoga più nota è quella “loto” o “ padmasana” particolarmente utile per distendere i nervi; in Occidente questa posizione viene anche chiamata posizione di Buddha, poiché molte sculture e molti dipinti Io raffigurano in tale posizione. Ma esiste anche la “posizione del cobra” particolarmente indicata per le ghiandole surrenali che vengono rifornite da una ricca quantità di sangue. Ognuno di questi esercizi andrà associato dopo i primi tentativi alla respirazione profonda yoga. Fondamentale è anche, prima di iniziare ogni esercizio, la pulizia esterna ed interna del corpo: è, infatti, buona abitudine yoga bere molta acqua, ed anche fare un clistere per liberare il fisico da ogni sostanza tossica.
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Dieta yoga. Un’attenzione particolare va posta per ciò che concerne la dieta yoga, perché è chiaro che dopo l’aria e l’acqua, il cibo è l’elemento più importante per conservare il corpo sano e robusto. In questa dieta vengono abolite le sostanze con poco potere vitaminico, particolarmente dannose per la loro sofisticazione. Una dieta appropriata, oltre che conservare il corpo sano, allontana l’intorpidimento mentale, elasticizzando maggiormente la memoria. Particolarmente importante è eliminare il più possibile i grassi animali, che predispongono l’organismo alle malattie cardiache: mentre assai determinante è l’uso del miele nella dieta.

A questo punto vale la pena di raccontare una curiosità: una società tedesca ha appurato che ai lottatori romani veniva somministrata una grande quantità di miele al termine di ogni incontro per incrementare la loro forza fisica. Aboliti dalla dieta sono fumo ed alcool; in modo speciale quest’ultimo che abbassa le vibrazioni del corpo: mentre Io Yoga, per sua natura, mira ad intensificare queste vibrazioni. Vietati sono anche i cibi in scatola, mentre è buona norma non gettare mai via l’acqua che si è adoperata per bollire verdure ed ortaggi: servirà come bevanda, o per preparare le salse.

E’ bene che la dieta yoga sia ricca di semi di soia, che hanno proprietà altamente depurative: é inoltre consigliabile non gettare via il guscio delle uova, ma frullarlo insieme al tuorlo e al bianco e bere questa bevanda che rigenera le proteine. È consigliabile anche non annunciare, o ascoltare notizie spiacevoli prima e dopo i pasti, perché influiscono negativamente sull’assorbimento e sulla digestione dei cibi. yoga-basic-poses

 

Tratto dall’Enciclopedia Della Salute, Grolier, vol.8, pp.146/148